28 April 2025

Divorzio breve o separazione lampo?

La società evolve e con essa anche il diritto di famiglia.
In cinquant'anni l'istituto del matrimonio e di riflesso quello della separazione, ha progressivamente perso la sua rilevanza sociale.
Oggi la facilità con cui le coppie si separano è direttamente proporzionale alla leggerezza con cui si sposano.   Il risultato è che la separazione ha perso molto del suo significato originario, riducendosi a una fase strettamente necessaria solo per arrivare al divorzio.

Le riforme del diritto di famiglia susseguitesi nel tempo fotografano questa evoluzione sociale, in cui il matrimonio è sempre meno percepito come un vincolo duraturo. Sempre meno coppie scelgono di sposarsi e, tra quelle che si sposano e poi separano, molte chiedono immediatamente il divorzio senza prolungare il periodo di separazione.

Il divorzio in Italia è stato introdotto con la legge n. 898/1970, ponendo fine al principio di indissolubilità del matrimonio civile.
Per decenni, ottenere il divorzio richiedeva il decorso di tre anni dalla separazione personale. Questo lungo lasso di tempo era concepito come un periodo di riflessione, che poteva permettere ai coniugi di riconciliarsi e mantenere in vita il vincolo matrimoniale.

Negli ultimi anni, invece, il desiderio prevalente delle coppie è quello di sciogliere al più presto il matrimonio.
La legge n. 55/2015 ha accolto questa esigenza introducendo il cosiddetto "divorzio breve": oggi bastano sei mesi (in caso di separazione consensuale) o dodici mesi (in caso di separazione giudiziale), decorrenti dalla comparizione dei coniugi davanti al presidente del tribunale.

Più che di "divorzio breve", si dovrebbe forse parlare di "separazione lampo", considerato che dopo appena sei mesi dalla prima udienza è già possibile chiedere lo scioglimento del matrimonio e tornare liberi di stato.

Con la riforma Cartabia, entrata in vigore nel 2023, è persino consentito introdurre in un unico ricorso sia la domanda di separazione, sia quella di divorzio, pur rimanendo invariati i termini minimi di sei o dodici mesi.

Non stupirebbe, dunque, se in futuro l’istituto della separazione venisse del tutto superato, lasciando spazio al solo divorzio immediato, come peraltro già avviene in altri paesi europei.

Studio legale avv. Elisa Gaiani
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