18 October 2024

La separazione di coppie disfunzionali

Come mai tante coppie non riescono a mediare e permangono nel conflitto anche a distanza di tempo dalla separazione o divorzio?

La coppia nasce come progetto di vita comune (creare una famiglia, un progetto lavorativo comune, uno stile di vita, etc)
Ciò non toglie che nella coppia ciascuno debba saper identificare sé stesso come individuo differente e separato dall’altro.
In alcune coppie, invece, il legame di coppia coincide con l’identificazione di sè nell’altro e quindi in caso di separazione uno dei due non riesce ad andare avanti e crearsi una nuova realtà in cui l’altro coniuge non è ricompreso, ma permane quel legame indissolubile verso l’altro. Ciò porta una parte a rimanere invischiata in una coppia che non esiste più e quindi a rimanere in un limbo-fase di rabbia.
Questi legami indissolubili e disperanti alternano una volontà di tenere indissolubile la coppia (mediante un atteggiamento di attesa e speranza di risolvere il conflitto risolvendo la crisi) ad una volontà di disfarsi dell’altro, visto come unico colpevole della fine della relazione (mediante contenziosi giudiziari infiniti).
Questi atteggiamenti patologici della coppia hanno inevitabili riflessi anche sui figli: i comportamenti disfunzionali dei genitori hanno gravi conseguenze sui figli che in alcuni casi vengono individuati come partner sostituivi (impedendo loro di metabolizzare la fine del legame tra i genitori) o subiscono una eccessiva protezione (anche questo atteggiamento impedisce ai figli di identificare se stessi come soggetti autonomi dal conflitto ed elaborare il lutto della separazione tra i genitori).

 

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