Skip to main content
07 September 2023

Quando interrompere il versamento del contributo al mantenimento per i figli?

Tante volte a seguito della separazione/divorzio accade che il coniuge obbligato al versamento del contributo al mantenimento in favore del figlio non venga da quest’ultimo informato circa il suo reperimento di un’occupazione lavorativa.

Ciò puó accadere quando tra il figlio ed il genitore tenuto al versamento del mantenimento esista un rapporto conflittuale oppure quando il coniuge percettore dell’assegno per il mantenimento del figlio tenga nascosta la circostanza per continuare a percepire l’assegno, pur sapendo che non esistono più i presupposti. 

È sempre opportuno in questi casi, ovvero quando la relazione tra i due ex coniugi o tra padre/madre e figlio non sia idilliaca, chiedere al Tribunale una revisione delle condizioni di separazione/divorzio prima di interrompere il pagamento.

Questo perché il coniuge avente diritto all’assegno potrebbe, in caso di omesso versamento, agire in via esecutiva mediante pignoramento dei beni del coniuge obbligato al pagamento, disponendo già di un titolo ovvero un atto giudiziario (sentenza di separazione o divorzio, verbale omologato, etc) da cui scaturisce l'obbligo al pagamento per il genitore non convivente.

Nel caso in cui si sia certi del fatto che il figlio è stabilmente inserito nel mondo del lavoro, anche se ancora convivente con uno dei due genitori, si può quindi fare domanda al Tribunale per chiedere la cessazione dell’obbligo di mantenimento.

Una volta accertato giudizialmente che il figlio è divenuto autosufficiente dal punto di vista economico,  il genitore che prima era tenuto al pagamento di un assegno mensile potrà sospendere il pagamento senza correre il rischio di subire una procedura espropriativa. 

 

#mantenimento #modificacondizioniseparazione #mantenimentofigli #divorzio

 

Leggi questa notizia su Instagram