20 September 2024

Separarsi in casa per il bene dei figli, ma è davvero così?

E’ sempre più frequente per un avvocato ricevere coppie in crisi – più o meno giovani - che maturano la decisione di rivolgersi all’avvocato per regolare la separazione solo dopo anni di “separazione di fatto” sotto lo stesso tetto.

Alla domanda “per quale motivo avete aspettato così tanto tempo?” la risposta è quasi sempre la medesima: “non volevamo destabilizzare i figli”.

 Il tempo poi puntualmente smentisce tale scelta, rendendo evidente che non solo la convivenza forzata sotto lo stesso tetto genera sofferenza nei figli, ma è capace anche di accentuare una conflittualità già esistente nella coppia che, al  contrario, potrebbe essere più adeguatamente tenuta sotto controllo decidendo di affidarsi ad un professionista e facendo una separazione in piena regola.

Non bisogna mai dimenticare che i bambini, anche se molto piccoli, hanno un grande spirito d’osservazione e vedere i propri genitori che in casa non si rivolgono la parola, non si scambiano gesti d’affetto o anche solo emozioni, può creare un grande senso di confusione e smarrimento per un bambino.   Per non parlare poi dei casi ancor più gravi in cui i genitori non risparmiano i figli dall’assistere a discussioni accese o ancora peggio vi sia una triangolarizzazione del conflitto mediante coinvolgimento dei figli, che vengono da questi cercati come propri “alleati”.

Purtroppo molte coppie non si rendono conto che per i figli è sufficiente vedere mamma o papà dormire sul divano o respirare un clima teso e freddo in casa, per generare il loro un senso d’ansia, depressione ed insicurezza.

Al contrario i figli hanno bisogno di certezze, abitudini, routine quotidiane e punti fermi soprattutto in una fase della vita che costituisce per loro un grande cambiamento.

Ecco dunque che quando la coppia scoppia non solo fare la vita da separati in casa non risponde all’interesse ed al benessere dei figli, ma diventa ancor più importante in questa fase individuare alcuni punti fermi che per i figli saranno la bussola con cui potranno orientarsi in una fase per loro di smarrimento.

Decidere chi dei due genitori debba lasciare la casa familiare, stabilire le modalità di visita dei figli, le condizioni economiche e trovare un accordo in relazione ad ogni aspetto organizzativo che riguardi la vita dei figli diventa indispensabile.    Altrettanto indispensabile è discutere di tali questioni nello studio degli avvocati, evitando litigi o conflitti più o meno accesi in casa.

Molto spesso, però, molte coppie non riescono a compiere il primo grande passo per affrontare correttamente la fase “separazione”, preferendo restare nella loro comfort zone con l’alibi del “bene dei figli”.

Così facendo, però,  essi  ignorano -spesso per immaturità, egoismo o fragilità psicologica- le gravi conseguenze che tale comportamento avrà sui figli, i quali  non sapranno più cosa significhi essere coppia e cosa significhi essere genitori separati, con ogni conseguenza deleteria per loro sul piano psicologico, emotivo e sociale.

 

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