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07 September 2023

È vero che se mi separo non vedrò più i miei figli?

Assolutamente no. Con legge n. 54/2006 è stato introdotto il principio della “bigenitorialità” che si estrinseca mediante l’affidamento condiviso dei figli. A differenza di quanto accadeva prima della riforma, ove vigeva invece il principio dell’affidamento esclusivo, ora la patria potestà viene di regola esercitata congiuntamente dai coniugi, i quali continueranno ad assumere di comune accordo le decisioni più importanti da affrontare nell’interesse dei figli (scelte afferenti l’istruzione, trattamenti sanitari, scelte religiose, etc) tenendo in debita considerazione le capacità, inclinazioni ed aspirazioni dei figli. Ciò presuppone che nessuno dei due genitori possa essere escluso dalla vita del figlio, dovendo ciascun genitore interessarsi della vita del figlio e parteciparvi per poter esprimere consapevolmente il proprio consenso o meno rispetto alle scelte e decisioni che vi siano da prendere di volta in volta.

Per quanto concerne il collocamento dei figli, invece, lo stesso viene fondato sulla concreta ed effettiva capacità genitoriale dei coniugi, prediligendo quello che offrirà maggiori garanzie di accudimento e di soddisfacimento dei bisogni del figlio.
Sebbene in Italia, quando non vi sia il collocamento alternato di figli questi ultimi vengono collocati nella maggior parte dei casi in via prevalente presso la madre, in ogni caso al genitore non collocatario verrà riconosciuto il diritto di poter  vedere e tenere con sé i figli secondo le modalità stabilite dal Giudice, oppure secondo gli accordi presi con la coniuge in caso di separazione consensuale.